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L’Ecomuseo della Prima Collina è stato istituito il   29 giugno 2011

Il progetto prende in considerazione un’area geografica intermedia tra la pianura Padana e le montagne degli Appennini: un dolce declivio che un tempo ha protetto dalle possibili esondazioni del grande fiume Po le popolazioni locali e quelle romane che conquistarono queste terre e che costruirono vie di comunicazione ancora oggi presenti come l’antica strada consolare “Romea” e l’antecedente “Postumia”. Qui la presenza di insediamenti nobili di campagna e di latifondi agricoli ha preservato il territorio da una precoce industrializzazione, sicché l’area geografica a monte della strada statale nr. 10 ossia Padana Inferiore compresa fra la “collina di Retorbido ,la strada per Codevilla, Torrazza Coste, Montebello della Battaglia fino alla dorsale della collina che da Castelfelice porta poi al “Pistornile” di Casteggio,  presenta oggi estese aree verdi , vecchie cascine storiche, sentieri agresti e camminamenti antichi.

I territori interessati dal progetto sono così delimitati

a nord la Pianura Padana nei territori di Pizzale e Lungavilla , a sud est le colline e i monti della Valle Schizzola, ad est il Torrente Coppa che porta nelle alture di Borgo Priolo , a sud ovest i monti di Nazzano, il Torrente Staffora e la Pianura di Rivanazzano e Voghera , ad ovest la pianura di Voghera

Fra i temi dominanti dell’ Ecomuseo della prima collina figurano i seguenti raggruppamenti :

Le “autostrade del mondo antico” ed i loro valori mistici:
La presenza della strada consolare Romea, un tempo anche segmento della Via Francigena, qui rammenta non solo il transito delle legioni romane e delle varie truppe, ma di altre compagini animate da obiettivi spirituali quali il pellegrinaggio alla tomba di San Pietro a Roma e di San Giacomo a Compostela. I pellegrini a quel tempo trovavano nel borgo di Montebello della Battaglia un “Hospitale dei pellegrini” che li accoglieva con possibilità di cena e pernottamento. Tale luogo fu attivo per un tempo lunghissimo che va dal 1256 al 1804. Ancora oggi tale cammino è battuto da uomini e donne animati da valori spirituali.

Le battaglie e l’Unità d’Italia
Il territorio che l’Ecomuseo di Prima Collina circoscrivere e proteggere contempla  i luoghi dove si è svolta una delle fasi più cruente ed eroiche della battaglia del 20 maggio 1859 . Nella zona “Fosso dei gamberi”, Cimitero di Genestrello, collinetta detta La Guardia e nella piana antistante la Chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Loreto si è combattuta e vinta, da parte della compagine Franco-Piemontese, la prima battaglia della seconda guerra d’indipendenza per l’Unità d’Italia. Tale prima vittoria fu un forte incoraggiamento per le truppe e preludio dei fatti che portarono dopo meno di due anni alla formazione dello stato nazionale Italiano.

Le ville storiche i castelli e le chiese, in una delicata armonia tra paesaggio, cultura e tradizione
Il territorio dell’Ecomuseo per la piacevolezza della zona fu, già dal 1500, luogo di  villeggiatura e case di campagna delle famiglie nobili pavesi. Questo determina ancora oggi la presenza di numerose ville storiche che ospitarono illustri personaggi tra i quali ricordiamo: Giuseppe Garibaldi, Nino Bixio, Edmondo De Amicis, Principe Tommaso di Savoia Duca di Genova, Principe di Piemonte Umberto di Savoia futuro ed ultimo Re d’Italia. Tali abitazioni furono protagonista anche dei fatti bellici della seconda battaglia d’indipendenza ospitando gli stati maggiori delle truppe coinvolte.

Presenti nel territorio l’antico Castello Beccaria costruito nella seconda metà del 1400, la chiesa di San Antonino nella zona detta degli “Orridi”, la chiesa di Pontasso con gli affreschi del 1300

I boschi e le acque sorgive
Itinerario che dalla pianura s’inerpica, risalendo piccole vallette, fino a sorgenti di acque solforose  e boschi di querce e castagni  andando a percorrere una interessante  e comoda via che man mano permette di arrivare fino alle colline più alte dove naturali “belvedere “ permettono di ammirare la Pianura Padana consentendo nelle giornate terse la vista di Milano e del sistema alpino. Nelle zone boschive si possono trovare anche reperti e calchi fossili.

Gli stessi temi sono poi sviluppati  in  vari percorsi di visita che talvolta si intersecano tra loro

Nell’ambito del  progetto  dell’ Ecomuseo  della Prima Collina questi itinerari sono  destinati a diventare un camminamento naturalistico storico a beneficio delle comunità  residenti e dei turisti che potrebbero usufruire di spazi protetti – e non inquinati- per il trekking, le passeggiate in bicicletta e le soste per il pic-nic avendo la possibilità di acquistare sul posto i prodotti enogastronomici locali. Eventi, seminari, laboratori didattici, feste, spettacoli –  presentati  con una  programmazione periodica – contribuiranno a far  meglio conoscere e godere  il territorio  nelle sue possibilità

Per maggiori informazioni e contatti :
www.ecomuseodellaprimacollina.it
info@ecomuseodellaprimacollina.it